Negli ultimi tempi, il brunch sta tornando prepotentemente nelle abitudini di molte città italiane, un po’ come una tendenza che rompe la routine del pasto quotidiano. Quella combinazione fra colazione e pranzo si sta trasformando in una pausa più lunga, quasi un’occasione per staccare dalla frenesia. C’è chi lo cerca per relax e convivialità, e chi invece guarda alla varietà delle scelte gastronomiche offerte, cosa non da poco. Ecco, chi frequenta questi momenti apprezza molto la libertà: piatti dolci e salati che si mescolano, tempi meno stretti rispetto a colazione o pranzo, e la possibilità di sperimentare abbinamenti a volte un po’ fuori dagli schemi.
Come costruire un menù versatile e accessibile per un brunch
A volte sembrerebbe che organizzare un brunch richieda ore in cucina, ma non è così. Un pizzico di attenzione e qualche scelta intelligente basta. Le uova – per dire – sono quasi sempre protagoniste: dalle uova strapazzate alle omelette, senza dimenticare la gran moda delle uova alla benedict. Qui la cosa si fa interessante, perché si aggiungono panna, bacon e pure versioni con salmone o avocado, che ultimamente vanno forte, soprattutto tra vegani e pescetari. Poi ci sono i prodotti da forno: muffin salati, scones, piccole delizie con erbe e formaggi. Ideali per un pasto che non appesantisce.

C’è pure chi preferisce tenersi legato alle tradizioni locali, e in quel caso i tranci di pizza, le pizzette, i tramezzini farciti non mancano mai. Giusto accompagnarli con insalate o verdure grigliate, meglio se fresche e croccanti, così non si esagera con i cibi più pesanti. Dal lato dolce, pancake e french toast affiancano cornetti o muffin, ma qui la vera chicca sono marmellate e creme spalmabili, che danno quel tocco in più. Senza scordarsi di frutta fresca e yogurt greco, che completano il quadro con equilibrio e leggerezza, offrendo un brunch vario e gustoso.
Cosa portare se sei invitato e come gestire le esigenze dietetiche
Essere ospiti a un brunch di solito significa portare qualcosa di buono da condividere. Non è solo cortesia, ma un modo per arricchire la tavola e mescolare un po’ i sapori. Tra le scelte più semplici – e azzeccate – spiccano mini-quiche e muffin salati, che accontentano palati diversi senza troppa fatica. Se invece si preferisce dedicarsi al dolce, torte o biscotti fatti in casa non deludono mai. Anche le bevande ritagliano un ruolo: vino, spumante o succhi freschi, insomma, non si tratta solo di mangiare, ma di creare un’atmosfera rilassata e conviviale.
L’attenzione alle esigenze alimentari specifiche oggi ha un peso non indifferente. Le opzioni senza glutine, lattosio o adatte a vegetariani e vegani sono sempre più presenti, soprattutto nelle grandi città – Milano e Roma su tutte – dove il pubblico è più variegato. Mica solo gentilezza, ma spesso una necessità, visto che tutti devono poter godere del pasto. Anche la tavola conta: colori vivaci, disposizione curata, un mix che rende l’ambiente accogliente e sorridente. Insomma, il brunch diventa un vero momento di condivisione, in cui ingredienti e scelte riflettono un’attenzione sincera alle persone presenti.