Il freddo invernale: reazioni dei gatti e attenzioni necessarie durante l’inverno rigido

Con l’arrivo dei mesi freddi, cresce la preoccupazione per il benessere dei nostri animali domestici. Chi ha un gatto si chiede spesso: quanto davvero il freddo può influenzarli? C’è da dire che, sebbene i gatti siano famosi per adattarsi facilmente, ciò non li rende invulnerabili alle basse temperature. La loro pelle – fragile – e il sistema termoregolatore possono risentirne, soprattutto quando il gelo persiste. Spesso, chi vive in città dimentica che anche i gatti d’appartamento, usciti all’esterno, rischiano molto più di quanto sembri.

I gatti e la percezione del freddo nella vita quotidiana

Il pelo del gatto funge da primissima barriera contro il freddo, agendo come un isolante naturale. Ma attenzione: la sua efficacia cambia a seconda del tipo di pelo. I gatti con pelo corto o addirittura nudo sono più esposti agli sbalzi termici, sentendo il freddo molto più intensamente rispetto a quelli con manti folti e vaporosi. Il limite da tenere d’occhio? Circa 7°C: sotto questa temperatura, il rischio di disagio e altri problemi fisici aumenta parecchio.

Il freddo invernale: reazioni dei gatti e attenzioni necessarie durante l'inverno rigido
Il freddo invernale: reazioni dei gatti e attenzioni necessarie durante l’inverno rigido – fiorirondo.it

Basta osservarli: con l’arrivo dell’inverno, il loro comportamento cambia visibilmente. Cercano rifugi stretti, magari sotto le auto o in angoli riparati dal vento, per trattenere il calore corporeo. Quando le temperature scendono sotto lo zero, la possibilità che insorga ipotermia cresce notevolmente, soprattutto se stanno all’aperto per troppo tempo. Un rischio che riguarda maggiormente i mici più fragili – come quelli anziani o malati – un particolare che chi vive in città spesso nota solo a cose fatte.

Il rapporto delicato tra gattini e freddo

I gattini – si sa – sono i più vulnerabili alle basse temperature, perché il loro sistema termoregolatore si sviluppa lentamente nelle prime settimane di vita. Nei primi giorni, solo la madre riesce a mantenere la loro temperatura corporea, grazie al contatto diretto e alla cura del nido. Ma quando iniziano a camminare da soli, la loro capacità di resistere al freddo resta limitata. Serve quindi una mano in più.

Chi alleva gattini senza mamma deve garantire una fonte di calore sempre sicura e costante. Coperte termiche o cuscinetti riscaldanti sono ottimi – ma con attenzione: non vanno lasciati a diretto contatto, per evitare ustioni. Meglio avvolgerli in tessuti protettivi, per aumentare la sicurezza. L’ambiente intorno? Deve rimanere asciutto e privo di correnti d’aria, perché—ecco un dettaglio non da poco—queste condizioni sono fondamentali per la salute dei piccolini. Chi li cura a casa lo sa bene: controllare il microclima è parte della routine.

Come riconoscere e prevenire i rischi del freddo nei gatti

Capire quando un gatto soffre il freddo è il primo passo per tutelarlo durante l’inverno. Quando le temperature scendono sotto i 7°C, la protezione data dal pelo si riduce ed è il momento di stare più attenti. Se invece si va sotto lo zero, il rischio di ipotermia – lieve o grave aumenta molto, così come quello di congelamenti, che, se ignorati, possono causare danni seri alla pelle e alle estremità.

Cosa osservare? I segnali di ipotermia ci sono, e sono abbastanza chiari: il gatto può apparire debole, tremare, muoversi con fatica, mentre le zampe e le orecchie sembrano fredde al tatto. Nei casi più seri, possono comparire problemi respiratori, rallentamento del battito e persino perdita di coscienza. Situazioni d’emergenza, insomma, in cui il pronto soccorso veterinario diventa indispensabile. La pelle congelata appare pallida, tendente al blu, spesso con vesciche o zone indurite. Segnali da non sottovalutare.

Per evitare tutto ciò, serve un rifugio asciutto e riparato, dove il gatto possa stare al caldo, con una cuccia pulita e sollevata da terra. Non va trascurato il peso corporeo: i mici troppo magri soffrono il freddo molto più degli altri, mentre quelli sovrappeso possono accusare dolori articolari, aggravati dal gelo. Infine, mantenere il gatto attivo – con giochi e movimenti quotidiani – aiuta a tenere alta la circolazione e la temperatura corporea. Quando si rannicchia vicino a fonti di calore o si chiude a palla, spesso è un segno chiaro di disagio.

Per i gatti che escono fuori, soprattutto in città del Nord Italia dove l’inverno è spesso umido e freddo, una soluzione semplice ed efficace è allestire zone rialzate, asciutte e protette. Questi accorgimenti non sono stravolgimenti nella routine, ma piccoli gesti che fanno una differenza notevole. Negli ultimi tempi, sempre più proprietari se ne stanno accorgendo, dando così ai loro amici a quattro zampe un inverno più sicuro e confortevole.

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