Nei bar e locali sparsi tra città e paesi del Nord Italia, l’aperitivo ha trovato un protagonista nuovo che non passa inosservato: l’Hugo. Amato dai fan dei cocktail più freschi e leggeri, si distingue nettamente dalla solita tradizione dello Spritz, pur mantenendo un’identità tutta sua. Il trucco? Semplice: un mix calibrato di ingredienti scelti con cura per esaltare il gusto senza appesantire mai. La preparazione? Veloce e senza complicazioni; e questo, diciamo, ha aiutato molto la sua diffusione, soprattutto nelle zone alpine dove ormai è quasi un must.
C’è chi, assaggiandolo, nota subito come l’Hugo sappia essere gentile e deciso allo stesso tempo. Composto da pochi elementi ben selezionati, offre un sorso che profuma e rinfresca. Nel creare questo cocktail non servono strumenti particolari: un bicchiere adatto, ghiaccio a volontà e gli ingredienti giusti. Così lo si può gustare comodamente a casa oppure al banco di un bar tipico dell’Alto Adige. Ed ecco il motivo della sua popolarità: semplicità di esecuzione e capacità di accompagnare momenti di svago e compagnia con un tocco di leggerezza.
Il ruolo del prosecco e dello sciroppo di sambuco
Il cuore pulsante dell’Hugo è il Prosecco: dona al cocktail quella caratteristica effervescenza, con una struttura delicata e leggera. A completare arriva lo sciroppo di fiori di sambuco, che – diciamolo – non è tra gli aromi più tradizionali degli aperitivi, però regala una nota floreale davvero sottile e particolare. Questo sciroppo segue il Prosecco come una perfetta controparte, bilanciando freschezza e secchezza senza sovrastare i sapori. Il risultato? Un equilibrio aromatico ben riuscito, abbastanza raro da trovare in bevande simili.


Non mancano poi le variazioni regionali: una manciata di menta fresca, una fettina di lime. Questi dettagli accentuano la sensazione di freschezza, aggiungendo un pizzico aromatico che non guasta mai. Nei centri urbani, ad esempio, si nota come bastino pochi ingredienti ben combinati per stimolare olfatto e gusto senza che il cocktail diventi pesante. In certe zone di montagna o al confine con l’Austria, l’Hugo è divenuto simbolo d’estate e condivisione, anche se ormai piace sia in inverno che nelle mezze stagioni.
Insomma, è un chiaro esempio di come tradizione e un pizzico di innovazione possano andare d’accordo, regalando una valida alternativa agli aperitivi classici che siamo abituati a vedere ovunque.
Come preparare l’Hugo a casa: indicazioni pratiche
Preparare un Hugo in casa? Niente di complicato. Serve una coppa o un bicchiere ampio, un cucchiaio per mescolare e pochi ingredienti base. Si comincia riempiendo il bicchiere di cubetti di ghiaccio, per poi versare circa 10 centilitri di Prosecco e 6-7 centilitri dello sciroppo di sambuco. Un piccolo tocco finale è dato da una spruzzata di acqua frizzante, che alleggerisce il mix e mantiene intatta la freschezza. La decorazione? Una fetta di lime e qualche foglia di menta fresca, non solo per bellezza ma anche per potenziare il profumo e completare l’esperienza.
Attenzione però alla quantità: un dosaggio sbagliato e si rischia o di avere un cocktail troppo dolce o troppo secco, rovina tutto l’armonia. Altro dettaglio che spesso passa inosservato riguarda lo sciroppo di sambuco: con il tempo può perdere aroma, e quindi conviene comprare bottiglie più piccole o prepararlo in casa per mantenere quella freschezza originaria che fa la differenza.
Chi ha voglia di variare l’aperitivo troverà nell’Hugo un’opzione pratica e originale, capace di portare nel bicchiere un tocco di stile senza troppi problemi. E poi, guarda caso, la sua diffusione sta crescendo pure fuori dalle zone alpine, conquistando posti anche nelle grandi città italiane dove la gente cerca un drink leggero ma comunque distinto da condividere con amici.