Può capitare: un normale controllo stradale si trasforma in un problema serio. È successo a più di 800 automobilisti negli ultimi mesi—fermati, trovati con un dispositivo anti-autovelox, quindi multa da 750 euro e il mezzo sequestrato. Spesso si sottovaluta il rischio, ma questi apparecchi non sono solo gadget innocui, anzi. Interferire con i controlli elettronici della velocità non è cosa da poco: si rischiano sanzioni pesanti che cambiano la vita di chi guida. Il divieto non riguarda soltanto gli apparecchi fisici, ma anche app e navigatori con funzioni specifiche, un dettaglio che passa inosservato fino al momento della sanzione.
Quando un accessorio diventa motivo di sanzione e confisca
Nel Codice della Strada c’è poco da interpretare: l’articolo 45, comma 9-bis vieta in maniera netta il possesso e l’uso di dispositivi che disturbano o manipolano i sistemi elettronici usati per rilevare la velocità. Non conta se il dispositivo è spento o acceso, basterebbe solo averlo in auto per incorrere nel divieto. Le sanzioni? Salate: multa fissa da 750 euro, meno 3 punti dalla patente e il mezzo sequestrato subito. Lo scopo? Bloccare chi – per evitarli – usa la tecnologia a scapito della sicurezza sulle strade.
Polizia Stradale e Carabinieri si servono di scanner capaci di “beccare” segnali anomali anche a motore spento. Molto spesso – e questo passa inosservato ai più – i guidatori non immaginano che il semplice fatto di portare con sé certi dispositivi possa esser fatale. Un dettaglio non da poco, insomma.

Il tema, tra l’altro, fa discutere: da una parte, chi segnala come questi aggeggi – e il senso di sicurezza falsa che danno – spingano a correre troppo, contribuendo al 28% degli incidenti mortali sulle nostre strade. Dall’altra, gruppi di automobilisti lamentano la vendita legale di molti prodotti senza avvertenze chiare, causando confusione e ricorsi. Stranamente, nelle grandi città sembra un problema lontano, mentre sulle strade fuori dai centri urbani e sulle autostrade l’allerta resta alta.

I controlli sulle strade e cosa si può ancora portare in auto
Al Nord e al Sud, controlli serrati in strada hanno portato al sequestro di centinaia di dispositivi vietati nel giro di poche settimane. L’obiettivo? Fermare quel tipo di strumenti che falsano i rilevamenti elettronici e minano la sicurezza diffusa. Un aspetto che non tutti conoscono riguarda le app per smartphone: molte segnalano autovelox in tempo reale e rischiano di infrangere la legge—poco considerato dai guidatori stessi.
Resta invece assolutamente possibile usare navigatori GPS classici, tipo Google Maps o Waze, purché servano solo per indicazioni stradali senza avvisi in tempo reale su autovelox o telecamere. Consentiti anche sistemi integrati dal costruttore o dispositivi di assistenza alla guida autorizzati. Usare mappe aggiornate, che non mostrano controlli dinamici, non viola la normativa.
Dettagli tecnici, ma con un peso tangibile, specialmente su quelle tratte extraurbane e autostradali dove i controlli sono più frequenti e rigorosi. Gli esperti del settore sottolineano spesso l’importanza di capire bene la normativa per senza sorprese e senza penalizzazioni.
Le nuove regole in arrivo e le alternative legali
Si sta valutando, per fare un po’ di chiarezza, l’introduzione di un’etichettatura obbligatoria per dispositivi elettronici che potrebbero interferire con i sistemi di velocità. L’idea è limitare la confusione e mettere un freno alla vendita inconsapevole di prodotti vietati. Nel frattempo, per chi vuole tenere sotto controllo i limiti di velocità, resta aperta la possibilità di consultare le banche dati ufficiali dei Comuni attraverso i loro portali.
Un dato curioso: oltre l’82% delle postazioni fisse di controllo velocità è segnalato da cartelli visibili almeno 150 metri prima del punto di rilevamento. Difficile trovare un equilibrio tra sicurezza e diritto a informazioni corrette. Ma il bilanciamento tra esigenze collettive e libertà individuale resta complesso. Ogni multa sottolinea come un piccolo oggetto dimenticato in auto possa trasformarsi in un problema immediato e molto concreto per chi guida.