L’arrivo della stagione fredda porta con sé il consueto accensione del riscaldamento, un momento in cui molti notano un odore sgradevole di polvere bruciata. Questo segnale però non va sottovalutato: dietro al fastidioso odore c’è un problema concreto che riguarda l’efficienza dei termosifoni. Infatti, senza una manutenzione adeguata, è possibile perdere fino al 20% del calore prodotto, con conseguenze dirette sui consumi energetici e sulle spese in bolletta.
Spesso, quando si parla di polvere sui radiatori, si pensa solo a un problema estetico o di igiene, ma in realtà si tratta di un elemento che compromette in modo significativo la trasmissione del calore. Lo strato accumulato tra le alette e sulle superfici del termosifone agisce come un isolante, ostacolando la diffusione del calore nell’ambiente. In questo modo, non solo l’ambiente si riscalda meno rapidamente, ma l’impianto è costretto a consumare di più per raggiungere la stessa temperatura.
Come la polvere influisce sull’efficienza termica dei termosifoni
I termosifoni riscaldano l’ambiente attraverso due processi principali: la radiazione e la convezione. La radiazione trasferisce calore direttamente alle superfici vicine, mentre la convezione si basa sulla circolazione dell’aria calda, che sale e distribuisce il calore nella stanza. Quando la polvere si deposita sui radiatori, agisce come uno strato isolante che rallenta entrambi i processi.

In particolare, la polvere intrappolata tra le alette crea una barriera termica che impedisce al calore di passare liberamente dal metallo all’aria circostante. Le correnti convettive si fanno più deboli, la radiazione si attenua e di conseguenza l’ambiente si riscalda in modo disomogeneo, rimanendo freddo nelle zone più lontane dal termosifone. Questo meccanismo costringe a usare il riscaldamento per periodi più lunghi o a temperature più elevate, aumentando l’impatto sui costi energetici.
Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio questo: l’accumulo di polvere non è solo un fastidio visivo, ma una causa reale di inefficienza che può incidere fino a un quinto della capacità termica dei radiatori. Per chi vive in città con frequenti cicli di accensione e spegnimento, l’effetto è ancora più marcato e si traduce in un consumo energetico più intenso durante i mesi più freddi.
La pulizia periodica: un intervento semplice ma fondamentale
Per assicurare il massimo rendimento dei termosifoni, è necessario effettuare una pulizia profonda almeno all’inizio della stagione fredda, con ripassi ogni pochi settimane. Prima di tutto, è importante spegnere completamente il sistema di riscaldamento e lasciare che i radiatori si raffreddino per evitare rischi durante la manutenzione.
Una soluzione pratica consiste nel posizionare un telo o dei giornali sotto il radiatore. Questo accorgimento aiuta a raccogliere la polvere che cade e a prevenire la dispersione nell’aria, preservando la qualità dell’ambiente domestico. Successivamente, si può procedere all’aspirazione della polvere superficiale con un aspirapolvere dotato di beccuccio sottile o con una spazzola morbida, agendo con cura sulle alette e sulle superfici più difficili da raggiungere.
Per rimuovere lo sporco incrostato intrappolato negli interstizi interni, può essere utile utilizzare un getto d’aria fredda generato da un phon o uno scovolino flessibile specifico per radiatori, innescando così un effetto “sbuffo” che libera la polvere. A seguire, un panno in microfibra inumidito leggermente con acqua tiepida e un detergente delicato consente di eliminare gli ultimi residui e gli aloni, restituendo al termosifone la sua efficienza.
Un aspetto che sfugge a molti è l’importanza di sfiatare le valvole dei radiatori prima di riattivare l’impianto. L’aria bloccata nel circuito crea delle “bolle” che ostacolano la circolazione corretta dell’acqua calda, riducendo ulteriormente la resa termica e generando zone fredde. Con pochi giri di valvola, fino a quando smette di uscire aria e comincia a fluire solo acqua, si ripristina la circolazione ottimale e il calore torna a distribuirsi nel modo giusto.
Intervenire in modo corretto e regolare sui termosifoni non è una complicazione, ma un’abitudine che si traduce in un’efficienza energetica maggiore. Per chi tiene all’ambiente e alle proprie spese in bolletta, si tratta di un’operazione indispensabile, soprattutto nelle zone dove il riscaldamento ha un ruolo importante durante gran parte dell’anno.