Dopo i 50 anni: camminata o corsa per migliorare salute e vitalità nel quotidiano

Quando si oltrepassano i 50 anni, il corpo inizia a rispondere all’attività fisica in modo diverso. Le articolazioni tendono a diventare più delicate e il tempo per recuperare si allunga, spingendo a rivedere se è meglio camminare o correre. Ecco, questi due modi di muoversi non sono solo semplici scelte di allenamento, ma strade differenti verso un benessere che dura nel tempo. Camminare significa impegnare poco muscoli e articolazioni – cosa che aiuta a mantenere buona circolazione e resistenza senza troppi rischi –. Correre, invece, stimola il cuore in maniera più decisa e contrasta il calo della massa muscolare tipico con l’età. Però la corsa porta con sé un rischio, quello di infortuni, specie se si esagera.

Il punto vero? Trovare un equilibrio tra quanto ci si sforza e quanto si protegge il corpo. Personalizzare l’attività non è uno scherzo. Ogni corpo manda segnali da ascoltare, per evitare dolori e sovraccarichi fastidiosi. Una corsa breve e tranquilla può dare una spinta di energia, ma se ginocchia o altre articolazioni fanno male con insistenza, è il segnale che qualcosa va cambiato. Chi vive in città lo sa bene: muoversi senza aggiungere stress non è affatto facile, diciamolo.

Come bilanciare camminata e corsa senza compromettere la salute

Un modo valido per allenarsi senza rischi è alternare camminata e corsa, andando per gradi. Passare da camminata svelta a brevi tratti di corsa permette di mettere alla prova il cuore, ma senza sovraccaricare le articolazioni in modo pericoloso. Cominciare con poche sessioni e aumentare poco a poco il tempo dedicato alla corsa: questa strategia aiuta a evitare traumi, favorendo la continuità, aspetto spesso trascurato ma decisivo.

Dopo i 50 anni: camminata o corsa per migliorare salute e vitalità nel quotidiano
Donna corre su una strada sterrata, immersa nel verde. Un’attività fisica a contatto con la natura che promuove benessere. – fiorirondo.it

Spesso, superata la cinquantina, molti smettono di correre per dolori persistenti o affaticamento. Ma se cambiano frequenza e durata, si può continuare a godere dei benefici della corsa. Partire da camminata veloce e inserirci qualche brevissimo tratto di corsa leggera mantiene l’interesse alto e la motivazione viva. D’inverno poi, con freddo e maltempo a complicare le cose, giocare sull’intensità diventa la carta vincente per non mollare.

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Strategie per mantenere la motivazione e sfruttare al meglio l’attività fisica

Se si fa sempre lo stesso percorso, si rischia di perdere voglia. Variare percorso, aggiungere qualche salita o cambi di ritmo può rendere tutto più interessante. E qui entra in gioco la stagione o gli eventi locali: basti pensare alle passeggiate serali nel centro storico di una città illuminata per le feste, oppure alle camminate di gruppo, che aiutano a non saltare mai l’appuntamento con l’attività.

Quando correre diventa troppo impegnativo, niente paura – alternative come la marcia nordica possono dare una mano. Coinvolgono anche la parte superiore del corpo e alleggeriscono le ginocchia. Oppure si può optare per un jogging leggero intervallato da camminate frequenti, scelta che sta prendendo piede in tante città italiane. L’idea di fondo è mantenere un esercizio fisico costante, adattandolo a come ci si sente e a quel che si riesce a fare. Chi trova questo equilibrio mette il cuore e i muscoli nelle condizioni migliori, trasformando il movimento in un’abitudine piacevole e che dura a lungo.

Muoversi senza forzare troppo: questa è la vera scommessa per vivere bene dopo i 50 anni. Il dettaglio non da poco è che un’attività calibrata, con giudizio, conserva il benessere nel tempo. Negli ultimi tempi si sta diffondendo un approccio, soprattutto nel Nord Italia, che punta a integrare il movimento nella vita quotidiana in modo concreto e realistico: ecco perché tanta gente – soprattutto nelle grandi città – cerca di non abbandonare mai questa semplice abitudine.

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