Nel cuore della stagione invernale, i borghi piccoli della Val Pusteria si riempiono di luci e tinte calde, che trasformano i vicoli in un’esperienza vera, legata alle tradizioni alpine. Casette di legno adornate, illuminate da lampade soffuse, creano un’atmosfera unica. Il profumo di vin brulé e di dolci tipici si diffonde nell’aria gelida. Brunico – che è il centro più popoloso della valle – si fa fulcro di feste e appuntamenti vari, incorniciato dallo spettacolo delle imponenti Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Intorno a questo cuore pulsante, anche paesi come San Vigilio di Marebbe, Valdaora, Valle di Anterselva e Chienes offrono iniziative che mantengono intatto quel tessuto culturale, profondamente radicato in queste montagne.
Il mercatino di brunico e i rituali tradizionali
Il mercatino di Natale di Brunico si pone al centro della vita invernale della Val Pusteria. Si sviluppa su vie e piazze importanti: via Bastioni, Piazza Paul Tschurtschenthaler, Ragen di Sopra. Qui, si trovano esposizioni di prodotti artigianali e specialità tipiche del territorio, che attirano l’attenzione non solo per gli acquisti, ma anche – insomma – per la valorizzazione delle eccellenze locali. È un luogo che richiama famiglie, soprattutto per attività dedicate ai più piccoli, come la tradizionale pista di biglie in legno — dettaglio non da poco, molto apprezzato da visitatori attenti alla genuinità. L’atmosfera si colora ulteriormente con concerti itineranti, cori natalizi e i suoni caratteristici dei corni alpini, che danno vita a un contesto autentico, quasi magico. A metà dicembre si tiene la celebre sfilata di San Nicolò, accompagnata dalla presenza tanto inquietante quanto affascinante delle maschere dei Krampus, figure del folklore altoatesino che rappresentano il contrasto tra bene e male. Ecco perché questa tradizione – antica e viva – incarna lo spirito delle montagne.

Sempre a Brunico, fiere come lo spazio “Fienile Alto Adige”, dedicato alle specialità gastronomiche della zona, e il “Fienile natalizio”, che espone tessuti firmati da storiche aziende locali, animano il periodo. Danno un segno concreto di attenzione verso la cultura e i prodotti di qui. Aspetti che sostengono l’economia territoriale e tengono in vita le tradizioni spesso dimenticate, ma fondamentali per l’identità di questa valle.
Altre località della valle: tradizioni, arte e paesaggi
A Rasun di Sotto, nella Valle di Anterselva, il “Natale nel Parco” propone un mercatino raccolto, lontano dal turismo di massa. L’aroma delle caldarroste e del vin brulé si mescola a melodie tranquille, regalando un’esperienza quasi meditativa che sottolinea il legame con la natura e la cultura del territorio – quel mix che fa la differenza. Qui, pure, le feste legate a San Nicolò e alle maschere dei Krampus restano un momento di grande partecipazione, un modo per mantenere vivi i rituali antichi del mondo montano, lontano dalla frenesia cittadina.
San Vigilio di Marebbe organizza il mercatino “Advent Al Plan”, che coinvolge persone di tutte le età con luci e musica pensate per animare i fine settimana. Un evento che trova il suo momento clou nella sfilata dei Krampus – nota per la complessità e la cura artigianale delle maschere. Valdaora, invece, si distingue per un’installazione luminosa, la Dolomites.Light.Zoo. Un percorso artistico a cielo aperto che mescola natura e cultura, ispirandosi agli animali del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Il paese si trasforma così in uno spazio espositivo unico, segno che tradizione e innovazione qui si intrecciano – ecco ciò che rende la montagna affascinante anche oggi.
A Chienes, durante il Natale, le bande musicali irrompono nelle vie con melodie classiche e popolari. Il risultato? Un’atmosfera che rafforza il senso di comunità e dà vita a un coinvolgimento spontaneo. Così, gli eventi della Val Pusteria delineano un racconto ricco e variegato, che unisce passato e presente con naturalezza, un filo continuo di cultura e identità palpabile, visibile e soprattutto viva.